12/12/2014

L’incertezza è il rifugio della speranza

USA in ripresa e Europa in difficoltà, molte incognite potrebbero però ribaltare le regole del gioco.

L’incertezza regna sovrana sui principali mercati finanziari mondiali e pone i concorrenti di fronte a nuove sfide. In questo clima, come afferma la citazione del filosofo svizzero Amiel nel titolo, si possono trovare tuttavia interessanti opportunità, sebbene siano spesso accompagnate da numerose incognite.
 Negli ultimi mesi si è assistito all’esaurimento della politica espansiva della Federal Reserve che sembrava cedere il passo alle misure straordinarie più volte evocate dal Presidente BCE Draghi, che tuttavia non si sono ancora verificate. I principali mercati obbligazionari proseguono il loro trend positivo, nonostante le ombre di un prossimo aumento dei tassi negli USA. Nel Belpaese le riforme attuate dal governo per dare una svolta all’economia non hanno impedito all’Italia di tornare in recessione e subire il downgrade di S&P a BBB- sui Titoli di Stato.
Dopo la flessione di inizio ottobre, le principali piazze azionarie hanno recuperato il terreno perduto, pur registrando segnali di debolezza a partire dall’inizio del mese in corso. In particolare difficoltà Canada, Brasile e Russia, sulla quale pesano le sanzioni economiche e il crollo del prezzo del greggio. Il basso livello d’inflazione che si registra su numerosi mercati spinge le Banche Centrali a politiche accomodanti, che inebriano i mercati sostenendo i corsi azionari.
I bassi tassi d’interesse favoriscono l’obbligazionario, in continua crescita a livello globale. Nonostante ciò, alcune situazioni che negli ultimi tempi si sono fatte più critiche potrebbero contagiare i Paesi meno stabili. La Grecia, che ha visto invertirsi la propria curva dei tassi d’interesse, in quanto le obbligazioni a breve termine sono ora più remunerative di quelle a dieci anni, è tornata a essere una spina nel fianco per i Paesi dell’Area Euro. Inoltre la caduta dei saggi sugli altri bond periferici europei, per buona parte dovuta alle aspettative di Quantitative Easing, potrebbe, come temevano le autorità tedesche, aver spento l’urgenza delle riforme.
Il crollo del prezzo del petrolio occupa la scena tra le commodity. A partire da giugno il prezzo del Brent è passato da valere oltre 100 dollari a scendere verso quota 60 negli ultimi giorni. Ciò mette a rischio i dividendi delle più importanti aziende energetiche, abbattendone le quotazioni in Borsa, e crea grosse difficoltà nella bilancia commerciale dei Paesi esportatori come Russia, Messico e più di tutti il Venezuela. L’attuale eccesso di produzione e il taglio delle stime sulla domanda 2015 lasciano intravedere un periodo di greggio a buon mercato, che alleggerirebbe la bolletta dei Paesi importatori favorendone l’economia reale. Tuttavia essendo l’energia una componente importante dell’inflazione, un calo nel settore deprimerebbe ulteriormente le già basse stime per l’Area Euro, spingendo la BCE ad accelerare i tempi della politica espansiva.
In campo valutario si assiste ad un generale apprezzamento del dollaro nei confronti delle principali valute. L’economia statunitense sembra essere ripartita e nel prossimo anno potrebbe tornare a essere la locomotiva per lo sviluppo globale. Si indeboliscono invece Euro e Yen, influenzato dalla manovra espansiva della Bank of Japan che tenta di contrastare la deflazione. Da segnalare la caduta verticale del rublo russo, che prosegue nonostante il rialzo dei tassi d’interesse attuato dalla banca centrale.
Tutti questi elementi hanno contribuito all’aumento della volatilità, che causerà instabilità nei prezzi per tutti i tipi di strumenti finanziari. In questa fase di mercato risulta quindi necessario un costante monitoraggio dei portafogli. Su Top Advisor si potrebbe assistere ad una maggiore dinamicità nella variazione dell’asset allocation, ora stabilizzatasi intorno a una quota media di azionario più che doppia rispetto alla parte obbligazionaria. Saper cavalcare i diversi cicli risulterà decisivo per battere con costanza il benchmark e scalare le classifiche del concorso.

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